Poca partecipazione, con circa 10 persone per l'incontro di sabato 18 maggio, per parlare di come rilanciare il viale, che una volta era di grande decoro e prestigio.
Circa 60 minuti per capire come valorizzare e rendere via Valsavaranche migliore, portacenere, sale per evitare il degrado causato dai padroni dei cani, e verde.
Purtroppo manca ancora quella visione di partecipazione ma soprattutto di considerare il quartiere come propria casa, per questo difficilmente un viale o area o quartiere migliori, fino a quando c'è il pensiero "Tanto ci pensa qualcun'altro, tanto non cambia nulla".
Durante l'incontro si è parlato anche di come i residenti di quella via e negozianti hanno una grande opportunità che ad oggi non hanno saputo cogliere, di come si trovano su un pozzo di petrolio che ad oggi non si sono accorti, di come il valore delle loro abitazioni può triplicare in breve tempo, non più di 4 anni la casa da 300 000 può arrivare a 900 000 con quei tre interventi che si era evidenziato.
L'associazione si è resa disponibile a creare un gruppo di lavoro per i residenti per rilanciare quel viale, ma soprattutto fare da facilitatori, ma è un percorso a cui manca l'interesse.
Si è anche parlato di come sistemare a costo zero i marciapiedi, renderli più fruibili i quali non richiederebbe manutenzione, come quelli a piazza Istria o Piazza Conca D'Oro, che riportiamo qui di seguito.
Solo con l'impegno e costanza che tutto può cambiare, altrimenti tutto resta invariato.
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